Tesi, Riccardo / Zampini, Paolo
Camerock
Barcode: 8392347030652 / Cat: VM3065 / 2 CD / Label: VISAGE MUSIC
"Camerock" sancisce la collaborazione tra l’organettista Riccardo Tesi, figura di rilievo della world music internazionale, ed il flautista classico Paolo Zampini, per 35 anni collaboratore di Ennio Morricone. Il loro primo incontro risale probabilmente al luglio 1956 nel reparto maternità dell’ospedale di Pistoia essendo nati a tre giorni di distanza l’uno dall’altro ma i due non conservano un ricordo chiaro dell’evento. Si ritrovano invece e iniziano a frequentarsi assiduamente intorno ai 13 anni complice una passione sfrenata per i Jethro Tull di Ian Anderson che fa nascere in loro la voglia di fare musica in prima persona. Decidono di iscriversi ai corsi di musica presso la banda della loro città ma Tesi dopo qualche mese di solfeggio molla la presa e abbraccia la strada della tradizione orale, scoprendo più tardi l’organetto diatonico di cui diventa negli anni uno degli interpreti più influenti e innovativi a livello internazionale travalicando gli stretti confini della world music per collaborazioni crossover con artisti come Fabrizio De Andre, Ivano Fossati, Gianluigi Trovesi, Tosca etc. Zampini invece di trasferisce a Roma e sceglie la via accademica diplomandosi in flauto, ovviamente, fino a diventare il flautista stabile di Ennio Morricone e collaboratore di Nicola Piovani, Luis Enriquez Bacalov, Franco Piersanti, Piero Piccioni, Armando Trovaioli etc nonché, più tardi, il direttore del Conservatorio di Firenze. A distanza di una cinquantina di anni, complice il ritorno di Paolo nella sua città natale, Pistoia, i due si ritrovano e questa volta decidono che finalmente è giunto il momento di incrociare i loro strumenti cercando di fare convivere due mondi musicali cosí apparentemente lontani. Con la complicità del pianista pistoiese Daniele Biagini (nel significativo ruolo di coautore e coarrangiatore) nascono le composizioni originali di "Camerock" dove il suono world dell’organetto diatonico incontra le sonorità classiche di flauto, piano e violoncello, dove Chopin nuota nel mar mediterraneo, Ennio Morricone dialoga con Ian Anderson e la musica vola libera e senza frontiere. Una tavolozza di colori, sobri e crepuscolari, arrangiamenti raffinati, preziosi incastri ritmici, virtuosismi strumentali, melodie sognanti ed un amore mai sopito per il progressive-rock.


