LYDIAN SOUND ORCHESTRA
MARE 1519
Barcode: 8058333577555 / Cat: MPR107CD / 1 CD / Label: PARCO DELLA MUSICA
Nel 1519, mentre il sogno di Leonardo da Vinci di volare si stava estinguendo, Magellano, Elcano e Pigafetta iniziarono il loro primo viaggio intorno al mondo. Nel 1619 la prima nave di schiavi sbarcò a Jamestown; allo stesso tempo, i Padri Pellegrini ottennero una concessione dalla Virginia Company per un appezzamento di terra nella Hudson Valley. Nel 1719 nacque Robinson Crusoe; nel 1819 il Capitano Achab salpò. Nel 1919 Lennie Tristano nacque a Chicago, un figlio di immigrati che sfidarono il Maelstrom per giungere dall’Italia; lo stesso anno, un altro italo-americano, Nick La Rocca, fece il viaggio inverso, commosso dall'entusiasmo per una strana musica che aveva creato, o almeno così affermava di aver fatto. Nel 1969 Neil Armstrong sbarcò nel calmo “Mare della Tranquillità”; nel 2019 molte persone continuano a nascere e morire nel Mar Mediterraneo…
Queste sono le note di copertina che introducono il nuovo viaggio sonoro della Lydian Sound Orchestra registrato in studio nel giugno 2019 all’Auditorium Parco della Musica. Un viaggio attraverso composizioni originali di Brazzale e Duke Ellington; Wayne Shorter, Thelonius Monk, Miles Davis, Paul Simon e altri. É il secondo album dell’orchestra prodotto dalla Parco della Musica Records, il precedente “We Resist” è stato accolto con grande entusiasmo da critica e pubblico e usciva a due anni di distanza dall’ uscita discografica “Music for Lonely Souls” che gli fruttò il Top Jazz 2016 come Miglior Formazione dell'anno. Come spiega Riccardo Brazzale: “L’idea del viaggio credo sia particolarmente propria di chi è musicista nel nostro mondo del jazz. Così, in questo 2019 che ricorda così tanti viaggi significativi, da quello di Magellano e Pigafetta, il primo intorno al mondo, a quella di Neil Armstrong, primo uomo sulla Luna, passando per la prima nave di schiavi approdata in Virginia ma anche per l’incredibile avventura del capitano Achab, mi pareva bello che ci si incrociasse con il viaggio della Lydian partito giusto trent’anni fa. Credo che questo Mare 1519 dia un’immagine in qualche modo diversa, eppure coerente, del lydian sound, comunque in tutti i casi quella di un’altra tappa verso un'Ithaka destinata a essere per sempre una percezione extrasensoriale irraggiungibile”.
La Lydian Sound Orchestra, formata nel 1989 dal compositore-arrangiatore Riccardo Brazzale (musicista, ma anche studioso, insegnante e promoter), è senza dubbio la più apprezzata medium-band nel campo del jazz italiano degli ultimi anni, così come è attestato da molteplici referendum specialistici. Un tentette atipico (alla maniera della Tuba Band di Miles, della Monk's Town Hall Orchestra o della Mingus' Black Saint Band) che si concentra principalmente sulla rielaborazione della tradizione jazz, secondo un approccio contemporaneo, e su una tecnica compositiva il cui scopo principale è di mettere in luce lo spirito live e il work in progress fra i musicisti. Da oramai molti anni, la critica nazionale e internazionale ne riconosce i grandi meriti e non perde occasione per renderne omaggio: “top-flight Italian jazz orchestra”, “rich, flamboyant, precious, combination of sounds”, “freedom and structure”, “controlled anarchy”, “humor and musicality”, “music interesting, refreshing and exciting” o “here there is really something new”. Applaudita su molti palcoscenici italiani ed europei, da Umbria a Manchester, da Milano a Roma, Torino e Nis, spesso assieme ad ospiti internazionali (negli ultimi anni, Paul Motian, Terrell Stafford, Charles McPherson, Don Moye, la Mingus Dynasty, David Murray, Jeremy Pelt), la Lydian ha all'attivo molti cd: dell'ultima dozzina d’anni si ricordano gli apprezzati tributi a Monk (da “Monk at Town Hall & More” a “Ruby, Nellie & Nica”), le personalissime riletture della storia del jazz (“Back to Da Capo” e “The Lydian Trip”) e i live (“Live in Appleby” e “Reflections”. Nel 2014, in occasione del 25° anno di attività, la Lydian ha presentato al Mart di Rovereto, in prima mondiale, le musiche del capolavoro mingusiano “The Black Saint and The Sinner Lady”, in forma di opera-ballet, con la Compagnia Abbondanza/Bertoni. Fra il 2016 e il 2018 la Lydian ha proposto diversi nuovi progetti, anche multimediali, in concerto e su cd, fra i quali “Music for Lovely Souls (Beloved by Nature)” che ha portato l’orchestra a esser premiata come miglior gruppo italiano dal Top Jazz 2016 e invitata ai Concerti del Quirinale in diretta su RadioTre (2017), e quello di rinnovato impegno civile “We Resist!” registrato live al Parco della Musica di Roma (2017), oltre ai tributi in occasione dei centenari di Monk e Gillespie (“To Be or Not To Bop”); a coronamento, è giunta una nuova affermazione al Top Jazz 2018 come gruppo italiano dell’anno. Nel 2019-2020 la Lydian si presenta con nuovi progetti, fra cui “Mare 1519” e “Heretic Piano for Orchestra”, anche con nuovi ospiti fra cui Ambrose Akinmusire. I componenti attuali dell’orchestra sono: Robert Bonisolo, Mauro Negri e Rossano Emili (sax e clarinetti); Gianluca Carollo (tromba), Roberto Rossi (trombone), Giovanni Hoffer (corno), Glauco Benedetti (tuba); Paolo Birro (piano), Marc Abrams (basso) e Mauro Beggio (batteria), oltre alla giovane cantante e rapper Vivian Grillo.