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FUNSLOWRIDE

FUNSLOWRIDE

Barcode: 8058333570457 / Cat: SAM9039 / 1 CD / Label: SAM PRODUCTIONS

Come molti altri grandi collettivi musicali, i FunSlowRide hanno come fulcro uno spirito di condivisione e di unità, attorno a cui si riuniscono diverse personalità provenienti da tutto il mondo unite in un coro comune per diffondere un messaggio molto personale. I FunSlowRide hanno dedicato particolare alla ricerca di alcuni dei cantanti e musicisti più interessanti e di talento sull'attuale scena internazionale per invitarli a collaborare a questo progetto comune. I membri del gruppo hanno riversato al loro l'anima nel progetto, dando vita ad un sound funky ma dolce, delicato e al contempo crudo, con un approccio che è sia contemporaneo che classico. Si sente l'intimità del piccolo studio di campagna dove le tracce sono state registrate, spesso a tarda notte, tra una sigaretta e un buon bicchiere di vino. Il vero spirito collettivo del progetto prende vita nelle parti vocali. Ogni canzone vede la partecipazione di un cantante diverso. Alan Hampton, Sachal Vasandani, Joanna Teters, Mosè Patrou e Joy Dragland danno il proprio personale contributo con splendide performance vocali registrati negli studi di Brooklyn. Ben Sidran fa anche un'apparizione in veste di “filosofo” nel brano “Let The Children”; le voci sorprendentemente fresche di Ainé e Greta Panettieri arricchiscono il cast, mentre GeGè Telesforo si materializza di tanto in tanto attraverso alcuni degli straordinari assoli scat che lo hanno reso famoso. FunSlowRide si presenta come testimonianza del potere unificante della musica. Canzoni come "“Say No”, “Let The Children”, “Green Doctor” e “Who Am I?” parlano della responsabilità che tutti abbiamo come cittadini del mondo per le generazioni future, mentre il riarrangiamento moderno di Bob Marley di "I shot the sheriff" dona a questo classico del reggae una veste nuova trasformandolo in un inno internazionale. Ma forse è nella collaborazione con Alan Hampton, “Next”, che l'album rivela veramente se stesso in una luce più personale, come un messaggio dai padri alle loro figlie, riflessioni sulla vita che passa davanti ai nostri occhi e sotto i nostri piedi.




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