AQUINO, LUCA
LUNARIA 2
Barcode: 8052141491546 / Cat: MPR171CD / 1 CD / Label: PARCO DELLA MUSICA
Dal premio Top Jazz del 2007 ad oggi ne ha vissute di esperienze Luca Aquino. Tra le innumerevoli collaborazioni importanti, vanno citate quelle con Sting, Manu Katché, Jon Hassell, Lucio Dalla e Mimmo Paladino. Centinaia di concerti e registrazioni discografiche in tutto il mondo. Progetti originali, illuminati e lungimiranti, registrati in luoghi d'arte storici e spettacolari, tra i quali il sito archeologico di Petra in Giordania, il deserto del Wadi Rum e il teatro Quam ai confini con la Siria. I tour nei Balcani, in Scandinavia, in Germania, nell’Europa intera, l’esperienza francese e soprattutto quella in Medio Oriente. I suoi due importanti infortuni facciali, recuperati poi miracolosamente ma che hanno tenuto lontano dalla tromba e dalla scena per tre anni il jazzista italiano, tanto osannato all’estero. Percorsi profondi e impegnativi che hanno arricchito il suono della tromba di Aquino, rendendolo ancora più profondo e immediatamente riconoscibile. Con questo album importante, cinque anni dopo l’ultimo album a suo nome, Luca, insieme ai suoi amici e storici compagni di viaggi Giovanni Francesca alla chitarra, Marco Bardoscia al basso e contrabbasso e Gianluca Brugnano alla batteria, ritorna e racconta una nuova storia con nuove composizioni originali, di cui una dedicata alla figlia Anita e due dedicate ai campioni del pugilato Carnera e l'argentino "entocable" Nicolino Locche. Alle composizioni originali si aggiunge la rivisitazione di “Can’t Help Falling in Love", resa celebre da Elvis Presley, "Ironic" di Alanis Morissette, "Nature Boy" di Eden Ahbez, già registrata dal suo idolo Jon Hassell, e "Alfonsina y El Mar" di Mercedes Sosa.
"Il quartetto Lunaria - racconta Aquino - dodici anni fa, dopo la pubblicazione del primo album Lunaria e dopo due anni di concerti, si sciolse, forse perché, avendo suonato tanto, non avevamo più racconti interessanti da narrare. I motivi possono essere innumerevoli. Non era sicuramente una band da tenere in piedi solo per soffiare sulle candeline. È stata la mia band più importante. L’anno scorso poi, dopo un concerto a Umbria Jazz con un mio duo e una serata folle e divertente trascorsa insieme a Gianluca e Marco, ho avvertito che avremmo potuto provare a scrivere un'altra piccola pagina di musica e ora eccoci qui con nuove energie e un nuovo album".