LUDUS GRAVIS ENSEMBLE
TERRY RILEY, STEFANO SCODANIBBIO - IN D
Barcode: 8052141490389 / Cat: MPR145CD / 1 CD / Label: PARCO DELLA MUSICA
La prima volta che Stefano Scodanibbio mi parlò di questo lavoro fu nel maggio del 2009, a Perugia, in occasione di un festival da me organizzato, che si chiamava Ludus Gravis (!). Mi disse che considerava In C di Terry Riley la più importante e influente composizione del '900 assieme a Le sacre. L’aveva suonata da poco per la prima volta con un ensemble misto che comprendeva lo stesso Riley e mi confessò che era stata una delle esperienze più profonde della sua vita. A Perugia mi disse che, d’accordo con Terry, stava lavorando a una versione per soli archi nella tonalità di Re (In D, appunto), espandendo i 53 pattern che costituiscono il brano su più ottave e strutturandoli quasi esclusivamente su corde vuote e armonici naturali. Nelle settimane successive nelle nostre conversazioni iniziò a prendere forma l’idea di creare un ensemble di soli contrabbassi e Scodanibbio mi propose di provare con un gruppo limitato di studenti i primi pattern del pezzo nella sola parte del contrabbasso.
Il risultato fu così sorprendente e commovente che percepimmo la forte sensazione che qualcosa di unico stava per nascere. Lui ne fu così entusiasta che telefonò ad alcuni amici per parlarne.
Ufficialmente, quel giorno, nell’agosto del 2009, sulla riva del Lago di Piediluco, l’ensemble Ludus Gravis emise i suoi primi vagiti. E naturalmente In D si trasformò in un brano per soli contrabbassi.
L’ensemble fece poi il suo debutto nel marzo 2010 con un programma completamente diverso, e ci vollero ancora diversi mesi, fino all’agosto del 2010, per la prima esecuzione assoluta. Un intero anno di studio e sperimentazioni. Il cerchio in qualche modo si chiuse nel maggio del 2013 sul palcoscenico del teatro "Lauro Rossi" di Macerata, assieme a Terry Riley, per un omaggio a Scodanibbio. Eseguimmo In D e una mia realizzazione del Raga Malkauns. Il teatro era gremito all’inverosimile. Il concerto finì verso l'una di notte e non ricordo applausi più intensi e prolungati. La versione presente in questo CD è la più estesa e audace che abbiamo mai realizzato.
Dodici contrabbassisti interpretano i 53 pattern.
Un tredicesimo contrabbasso è posto in posizione orizzontale ed è preparato in modo da offrire ben otto corde intonate in Re su varie ottave e un intero, impensabile, set di percussioni. Michele Rabbia reinterpreta, con la sua arte sciamanica, la parte che in origine assegnava ad un musicista la semplice reiterazione, dall’inizio alla fine, della stessa nota, sconfinando nei modelli e nelle cellule dell’intera partitura. L’orchestrazione parte dalle istruzioni ufficiali del 1964 per l’esecuzione di In C e dai suggerimenti dello stesso Riley che abbiamo raccolto negli anni. Senza tradire questo impianto originario si è operata una maggiore organizzazione degli interventi, dei contrappunti e dello sviluppo formale, liberando al contempo lo spazio creativo nell’esplorazione dello spettro sonoro. Un doppio viaggio dunque. Quello orizzontale, che lentamente ma inesorabilmente conduce verso il suo grandioso epilogo, e quello verticale, nelle profondità del suono, nelle viscere dello strumento, nell’impermanenza della vibrazione e nello svelamento della sua silenziosa realtà. - Daniele Roccato