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SCHIAVON, MASSIMO

PICCOLO BLU

Barcode: 8015948501436 / Cat: INC143 / 1 CD / Label: INCIPIT

Piccolo Blu è il secondo disco del cantautore ligure Massimo Schiavon, da sempre navigante del cuore, esploratore di emozioni. Piccolo Blu è il diario di bordo di un affascinante viaggio alla scoperta delle radici profonde della nostra anima. Il richiamo immediato è alla pittura e l’ascolto delle canzoni procede tramite il fil rouge del colore. I vari istanti appaiono tra loro collegati da un sentimento omogeneo, una luce o uno sfondo pittorico che vira verso il blu. Non notturno e non celeste: un blu tenue e leggero, un Piccolo Blu, appunto, che pure lega e accende, esaltandola, l’intimità di anonimi protagonisti e delle loro storie, l’intensità dei loro stati d’animo. Sulle note di melodie semplici, orecchiabili ed efficaci, sfilano “ritratti”, dei dipinti che raccontano vite e storie, che rivelano veri eroismi quotidiani, che ci infondono un sereno incoraggiamento a non desistere. A ritrovare, in queste piccole storie antiche, esempi umili di rara bellezza. Illuminati dalla stessa luce dell’anima: blu. Nel piccolo blu rifratto da mare e cielo liguri, si alternano i colori, gli afrori e le pulsioni di una notte che l’amore rende magica, come i dipinti di Chagall (IL VOLO DI CHAGALL); introspezione e profondità (LA VOCE DELL’ANIMA); trasfigurazioni di amori persi e ritrovati (E MAGARI SI); affreschi neo-classici, tra veli di luce, pietre e ulivi, elegia di bellezza pittorica (VIA DELLA PACE); la serenità notturna, tra racconti di emigranti e di soldati, alla luce (BLU) di musica, poesia e “disegni di Lautrec”, accompagnati dalla colorata chitarra di Armando Corsi; il tempo non più convenzionale ma in balia dei sentimenti (L’AMORE DEL TEMPO MATTO); dettagli fermati dalla memoria (QUARANTA LACRIME); la storia, di solitudine e stanchezza di una giovane ragazza-madre, in bilico sul crinale di una scelta drammatica (FIAMMETTA); gli angeli senza ali che vivono ai margini delle nostre città e del nostro benessere, visibili solo al blu di inizio e fine della notte (SENZA ALI); il paesino dei nostri sogni, nella magica nevicata della notte di natale che la nostra infanzia eterna (SCENDI PIANO); inciso strumentale come ode all'animo femminile, gioia e malinconia (IL SORRISO). Infine l'incontro e l'amicizia con il maestro Enzo Jannacci (I PASSI DI UNA DONNA), brano che testimonia l'incontro tra due scritture sensibili nel cogliere le fragilità dell'animo umano.

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