BOMBARDIERI, GUIDO / ZANETTI, GABRIELE
SOUTH AMERICA LANDSCAPE
Barcode: 0793597061881 / Cat: C00059 / 1 CD / Label: DA VINCI CLASSICS
Guido Bombandieri si è laureato in clarinetto presso il Conservatorio di Mantova nel 1991 sotto la guida del M ° Savino Acquaviva, collaborando con gruppi da camera come il clarinettista e sassofonista. È stato il primo sax contralto nell'Orchestra Giovanile Italiana di jazz e fa parte del “Buffa Orchestra” nello spettacolo prodotto dal Teatro Strelher con Antonio Albanese, i testi di Stefano Benni e la musica di Luca Francesconi. Collabora occasionalmente con jazzisti del calibro di Gianluigi Trovesi, Enrico Rava, Paolo Fresu, Marco Tamburini, Giorgio Gaslini, Sandro Gibellini, Mike Melillo, Tino Tracanna, Ares Tavolazzi, Rudy Migliardi, Franco D'Andrea, Mauro Beggio, Piero Leveratto, Luis Agudo.
Gabriele Zanetti è diplomato in chitarra presso il Conservatorio Marenzio di Brescia. Parallelamente agli studi classici, si è sempre interessato alla chitarra acustica ed elettrica. Suona nell’Orchestra di Chitarre e Mandolini “Città di Brescia” diretta dal M° Claudio Mandonico, con il quale ha inciso diverse opere monografiche dedicate ad importanti autori di repertorio originale. Attivo come musicista da camera, ha registrato più di dieci album. Ha scritto il metodo didattico per i bambini “Musichiamo con la chitarra”. Ha riscoperto il manoscritto del Sesto Concerto di Niccolò Paganini nella versione originale per violino e chitarra e ha curato la revisione per l'editore DaVinci.
“Il multiforme mondo della musica sudamericana è stato un orizzonte mitico per i musicisti europei: terra del fuoco, esplosione di colori e suoni, modello di un mondo diverso, rifugio di vitalità e di una malinconia impossibile da trascurare. Una dimensione umana piena di autenticità e spiritualità in cui è facile riconoscere i ritmi, spesso legati alla danza, nati dalla sincope e combinati con melodie malinconiche. Un senso di amore che risveglia la vertigine di sensualità e mostra la vitalità della vita di tutti i giorni. La musica sudamericana è prima di tutto il sangue e il respiro e rappresenta il modo più diretto e diffusa di comunicare sentimenti concreti. Lo spirito vitale di questa musica prevale sul ritmo tecnologico della modernità ed è in grado di rinvogorire una vitalità latente e riaprire le stanze della mente dove i segreti dello spirito sono nascosti.”