SCHIEPEK, PHILIPP / LANG, WALTER

CATHEDRAL

Barcode: 0614427963222 / Cat: ACT 9632-2 / 1 CD / Label: ACT

Nato a Dinkelsbühl, in Germania, nel 1994, Schiepek ha iniziato a suonare il pianoforte e la fisarmonica sin dalla tenera età, prima di passare alla chitarra all'età di 12 anni. Dopo aver completato i suoi studi ai conservatori di Würzburg e Monaco ha iniziato a suonare al fianco di artisti di fama internazionale come Richie Beirach e Klaus Doldinger. All'inizio del 2020, ha vinto il BMW Welt Young Artist Jazz Award. Con “Cathedral”, Schiepek fa il debutto in ACT. Al suo fianco il pianista Walter Lang, 59 anni, definito " il poeta", " il romantico" tra i pianisti jazz tedeschi. È cresciuto circondato dalla musica classica, dalla musica folk e dai Beatles. Il caso lo ha portato al Berklee College of Music di Boston e al jazz. I due musicisti condividono l'amore per la melodia e una notevole forza espressiva, che fondono magistralmente in questo progetto. Ne scaturiscono sonorità variegate che uniscono il tocco delicato di Lang e la tecnica raffinata di Schiepek, il quale evoca, con i suoi frequenti ornamenti, il mondo della chitarra classica spagnola. “Cathedral” è un dialogo toccante e incantevole tra pianoforte e chitarra, tra giovani e vecchi, classica e jazz, forma e libertà. Ascoltiamo una conversazione musicale che attraverso la sua profondità e intimità parla direttamente al tempo in cui viviamo. A volte può essere sostenuta e calma, con accenni di meditazione orientale - come nel brano d’apertura, "Sumniran" o in "Kamo", evocando un antico fiume che scorre dolcemente attraverso la città giapponese di Kyoto. Oppure un inno, come nell’omonima “Cathedral” (che dà il titolo all’album), o ancora, che esprime il fascino di una lunga passeggiata - come in “Pilgrimage” , brano composto dallo stesso Schiepek. Oppure malinconico, come in “The World Is Upside Down”, che sembra un'ode al dolore e alla tristezza della pandemia. Ma troviamo anche conforto e consolazione, come nel brano finale " The Encourager ", tracce che rendono "Cathedral" un album all'altezza del suo nome: evocativo, un atto di devozione, suoni che salgono nello spazio sacro.