GOODS, TORSTEN
THANK YOU BABY!
Barcode: 0614427973122 / Cat: ACT 9731-2 / 1 CD / Label: ACT
Dal momento dell'uscita del suo ultimo album “Love Comes To Town”, la stampa ha detto di Torsten Goods che “è un maestro del groove” (Süddeutsche Zeitung), “il pop jazz non suonava così bene dai tempi di George Benson” (Kulturnews), perché “suona la chitarra come George Benson, canta come Frank Sinatra e compone come Joe Sample” (Süddeutsche Zeitung). Tuttavia questo trentaquattrenne non è tipo da riposare sugli allori. A seguito di una svolta intorno ai 25 anni, si pose nuovi obiettivi: il trasferimento da Norimberga a Berlino è stato seguito da spettacoli con grandi musicisti come Till Bronner e la sua identità musicale è stata consolidata ulteriormente, tra le altre cose, lavorando con pop star del calibro di Sarah Connor. Spirituals, blues e roots music costituiscono la base creativa per “Thank You Baby!”. “Questo tipo di musica mi era familiare; mia mamma irlandese amava ascoltare spiritual, soul e jazz, e mio padre è un musicista blues, così quando Siggi Loch ha suggerito di dedicare il mio nuovo album a questa musica, i ricordi d'infanzia sono riemersi e sono rimasto davvero entusiasta. Non si trattava di sguazzare nella nostalgia, però, ma di esprimermi”. Spiega Goods, riferendosi ai preparativi per il nuovo album. Se gli ospiti speciali e gli arrangiamenti di fiati erano un tratto distintivo di “Love Comes To Town”, qui una line-up compatta di 4 elementi è una dichiarazione più potente in quanto, come dice Torsten, “Siggi Loch ha messo insieme la mia band da sogno”. Cioè: alla batteria, Wolfgang Haffner, che ha anche prodotto l'album. Poi, Fender Rhodes e pianoforte, Roberto Di Gioia, un vecchio amico di Haffner, con il quale ha creato il suo leggendario funky progetto NuJazz Zappelbude. Goods ricorda di essere un fan di quel gruppo. “Roberto non è solo un incredibile pianista jazz, uno dei migliori in quello stile, ma è, come Wolfgang, sempre aperto a nuove idee e ora suona anche con celebri pop star come Max Herre”. Il quarto membro della band è niente meno che Timothy Lefebvre. È interessante notare che si trattava di una riunione con una vecchia conoscenza: “Ho conosciuto Tim durante i miei studi negli Stati Uniti nei primi anni 2000”.
Con la band che ha tante cose in comune, non c'era da meravigliarsi che, come dice Goods “nascesse una specie di magia”. “Abbiamo semplicemente cercato le melodie finchè non abbiamo raggiunto il risultato a cui avevamo pensato. Poi abbiamo registrato tre volte, essendo ogni registrazione leggermente diversa. Alla fine abbiamo avuto le tracce. L'idea era quella di rendere la musica pura, proprio come una performance dal vivo, senza sovraincisioni, esattamente come avrebbero fatto negli anni Sessanta.”